Panicale sorge a 441 metri s.l.m. ed è una terrazza naturale sul lago Trasimeno. Il luogo è stato frequentato sin dal II millennio a.C. ma solo nel Mediovo diviene un castello dalla caratteristica forma concentrica degradante lungo il colle su cui sorge, ancora oggi perfettamente conservata.
Nelle antiche mura, anticamente circondate da un fossato, si aprono le due porte, la Perugina e la Fiorentina che eloquentemente guardano verso l’Umbria e verso la Toscana.
In epoca rinascimentale Panicale visse un periodo florido anche sul piano culturale, sono infatti di quel periodo le maggiori opere d’arte che vi si conservano ancor oggi. Papa Paolo III Farnese nel 1543 definì “terra insigne” questo borgo. Nel 1540, con l’annessione di Perugia nello Stato Pontificio, Panicale ne segue le sorti rimanendo nello Stato della Chiesa fino all’Unità d’Italia. Nel XVIII secolo viene edificato il Teatro del Sole, rinnovato nel XIX e intitolato oggi a Cesare Caporali. Nel 1930 Anita Belleschi Grifoni avvia una scuola di ricamo per trasmettere alle giovani l’arte tutta panicalese del ricamo ad ago su tela di tulle, denominata Ars Panicalensis, oggi ben rappresentata nei lavori esposti nel museo allestito presso la chiesa di Sant’Agostino.
Panicale ha ricevuto la Bandiera Arancione del TCI nel 2007 e dal 2008 è uno dei Borghi più Belli d’Italia.
Artisti come Masolino da Panicale, Perugino e Raffaello hanno lasciato le loro opere nella chiesa di San Michele e nella piccola chiesa di San Sebastiano. Assolutamente da vedere il San Sebastiano del Perugino nell’ultima.
Il teatro Cesare Caporali, la fontana del 1500 e i bei caffè e ristoranti vi invitano per passare momenti piacevoli.
Il nostro Tip: passare una serrata a Panicale cominciando con un aperitivo e con la vista del tramonto sul lago, per poi passare dal ristorante Lilo Tatini a farsi coccolare con le delizie delle ricette umbre.